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Post by cristiano73 on Dec 9, 2015 22:01:32 GMT 1
Fabio , ricorda sempre una cosa molto semplice SI SCIA CON UNO SCI SOLO ! Se ricordi sempre questo assoluto il resto viene da se. Il peso sempre sullo sci esterno. Lo sci interno va a "rimorchio" di quello esterno. Più spigoli e più la curva si stringe. Tieni il busto più fermo possibile e rivolto a valle. Il grosso del movimento avviene sotto la cintura ( come sempre). ....e tieni uniti quegli sci per l'amor di Dio! Il Carving oltre a richiedere una pista larga come una corsia americana è la scusa di chi non sa sciare! Hahaha!! Grazie mille per le dritte. Cercherò di farne buon uso. Ultimo ot e poi non rompo più: ma l'interno deve essere sempre scarico? Anche nella fase finale? Perché guardando i video sembra che un po' di peso/forza ci sia, soprattutto nella seconda parte di curva dove quelli bravi (tipo Cristiano e credo tu) inclinano lo sci mostrando la soletta. In quella fase sembra che la parte esterna della caviglia dello sci interno prema sulla lamina. Cosa ne pensi/pensate? Grazie ancora e scusate gli ot. Scarico non vuol dire piatto.
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Post by fabios75 on Dec 9, 2015 22:10:39 GMT 1
Fabio , ricorda sempre una cosa molto semplice SI SCIA CON UNO SCI SOLO ! Se ricordi sempre questo assoluto il resto viene da se. Il peso sempre sullo sci esterno. Lo sci interno va a "rimorchio" di quello esterno. Più spigoli e più la curva si stringe. Tieni il busto più fermo possibile e rivolto a valle. Il grosso del movimento avviene sotto la cintura ( come sempre). Beh che lo sci interno " va a rimorchio" non sono proprio d'accordo, anzi lo sci interno fa' un lavoro molto fine. Tipo......?
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amilcare
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Post by amilcare on Dec 9, 2015 22:16:27 GMT 1
Cristia' , lo sci interno non tocca mai, altrimenti si cade. È l'errore del principiante, ci si fa prendere dal panico, si distribuisce il peso su entrambe le gambe sperando di avere più stabilita' ma non si fanno i conti con la superficie della pista che essendo composta da neve e non da asfalto e' molto irregolare , quindi uno sci va da una parte e l'altro dall'altra . È altresì vero che nel Carving quello autentico, cioè quello fatto ad una certa velocità e con una angolatura che porta il gomito interno e sfiorare la pista bisogna piantare bene entrambi gli sci ma perché la compressione provocata dalla forza cinetica ti spalma talmente in terra che una sola gamba non ce la farebbe a sopportare il peso dello sciatore ( forza G ). Allo stesso tempo però la stessa forza cinetica provocata dalla velocità + gravità , ci permette di non "perdere" gli sci anche se entrambi poggiati e ovviamente sempre se l'angolo di entrata della curva è corretto.
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Post by pippo on Dec 9, 2015 22:29:00 GMT 1
Allora faccio outing anch'io: non riesco a fare il corto raggio. Pippo visto che sei un maestro di sci potresti spiegarmi quali sono i movimento corretti da fare sulla parte sotto la cintura sul ripido durante il corto raggio? Se qualcuno avesse voglia di unirsi leggerei opinioni altrui volentieri. PS Ma la coda dello sci interno si alza nella prima parte di curva? il corto raggio è l'esercizio più difficile della progressione tecnico didattica adottate dalle varie scuole di sci, indipendentemente dalla nazione in cui ci si trova a frequentare il corso di sci. Per questo motivo consiglio di affidarsi sempre ad un maestro con esperienza, senza nulla togliere ai giovani maestri (sotto i 30 anni) che didatticamente hanno meno esperienza e sono nati con gli sci da carving, mentre sopra i 30 anni sono passati dallo sci lungo e poco sciancrato allo sci attuale, oltre ad avere l'esperienza di anni di insegnamento alle spalle. Solo per informazione storica, quando ho fatto gli esami da maestro di sci (anno 1977) sciavo con sci che andavano da 1,95 (lo sci da slalom) a 2,05-2,07 (sci da gigante) con raggi di curva che neanche mi ricordo. Il passo spinta (la mia generazione è stata istruita e allevata per eseguirlo - chi faceva gare come il sottoscritto lo ha nel dna) era il "vangelo" e rappresentava l'espressione più alta della curva agonistica. All'epoca per mettere un allievo in condizione di salire con la sciovia e scendere a spazzaneve dal campo scuola ci volevano 5/6 giorni. Al giorno d'oggi dopo 3/4 giorni, grazie alla facilità con cui gli sci sono conducibili e all'evoluzione tecnica degli scarponi (ricordate che gli scarponi sono l'attrezzo più importante, non gli sci) si riesce facilmente a fare percorrere piste di media difficoltà a dei principianti concatenando la curva a spazzaneve alla diagonale condotta. uno dei tanti video che trovi in rete sul corto raggio.
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Post by cristiano73 on Dec 9, 2015 22:29:45 GMT 1
Cristia' , lo sci interno non tocca mai, altrimenti si cade. È l'errore del principiante, ci si fa prendere dal panico, si distribuisce il peso su entrambe le gambe sperando di avere più stabilita' ma non si fanno i conti con la superficie della pista che essendo composta da neve e non da asfalto e' molto irregolare , quindi uno sci va da una parte e l'altro dall'altra . È altresì vero che nel Carving quello autentico, cioè quello fatto ad una certa velocità e con una angolatura che porta il gomito interno e sfiorare la pista bisogna piantare bene entrambi gli sci ma perché la compressione provocata dalla forza cinetica ti spalma talmente in terra che una sola gamba non ce la farebbe a sopportare il peso dello sciatore ( forza G ). Allo stesso tempo però la stessa forza cinetica provocata dalla velocità + gravità , ci permette di non "perdere" gli sci anche se entrambi poggiati e ovviamente sempre se l'angolo di entrata della curva è corretto. Dove non tocca lo sci interno? Non ho capito.
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Post by amilcare on Dec 9, 2015 22:36:33 GMT 1
Cristia' , lo sci interno non tocca mai, altrimenti si cade. È l'errore del principiante, ci si fa prendere dal panico, si distribuisce il peso su entrambe le gambe sperando di avere più stabilita' ma non si fanno i conti con la superficie della pista che essendo composta da neve e non da asfalto e' molto irregolare , quindi uno sci va da una parte e l'altro dall'altra . È altresì vero che nel Carving quello autentico, cioè quello fatto ad una certa velocità e con una angolatura che porta il gomito interno e sfiorare la pista bisogna piantare bene entrambi gli sci ma perché la compressione provocata dalla forza cinetica ti spalma talmente in terra che una sola gamba non ce la farebbe a sopportare il peso dello sciatore ( forza G ). Allo stesso tempo però la stessa forza cinetica provocata dalla velocità + gravità , ci permette di non "perdere" gli sci anche se entrambi poggiati e ovviamente sempre se l'angolo di entrata della curva è corretto. Dove non tocca lo sci interno? Non ho capito. A parte il Carving, non tocca mai !
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Post by pippo on Dec 9, 2015 22:40:13 GMT 1
Allora faccio outing anch'io: non riesco a fare il corto raggio. Pippo visto che sei un maestro di sci potresti spiegarmi quali sono i movimento corretti da fare sulla parte sotto la cintura sul ripido durante il corto raggio? Se qualcuno avesse voglia di unirsi leggerei opinioni altrui volentieri. PS Ma la coda dello sci interno si alza nella prima parte di curva? Da appassionato ti rispondo che gli sci devono essere appoggiati a terra ( non guardiamo gli atleti cosa fanno, perché sono atteggiamenti poco ripetibili dai comuni mortali)detto questo, sguardo rivolto in un punto fisso a valle, peso sullo sci esterno, tieni in mente che nel corto la prima parte di curva la derapi, la seconda ti agganci allo spigolo e ti ribalti nella nuova curva, più sei bravo e meno derapi e prima metti gli sci di taglio. La sequenza è al momento che ho lo sci vincolato al terreno la mia grande massa (busto/bacino ecc) parte in avanti/interno, in questo caso molto interno e poco avanti, mollo contrazione della gamba esterna e mi ribalto nella nuova curva. Lo sci riduce gradualmente la sua inclinazione diventa piatto e si inclina dall'altra parte, (in questa fase se non faccio nulla cadrei) ma allungo la nuova gamba esterna, inizialmente lo sci è poco inclinato e quindi derapa, man mano trovo lo spigolo e carico sullo sci questo si vincola al terreno, si deforma, chiudo e inizio la nuova curva. La chiusura della curva vecchia implica il passaggio alla nuova. Valerio Malfatto ti direbbe non pensare di chiudere la vecchia curva ma pensa ad andare nella nuova. bravo Cristiano, mi permetto solo di suggerire di essere meno tecnico nella descrizione e di dare suggerimenti in base alle capacità tecnico/motorie dell'allievo. Per darti l'idea di cosa intendo, quando sono andato a fare un corso di guida sicura ho notato che l'istruttore usava con ognuno dei partecipanti una terminologia standard adattata all'allievo, alla sua età, al chilometraggio e al tipo di utilizzo dell'auto (una cosa è percorre 80.000 km quale rappresentante, all'anno, un'altra è percorrere 8.000 chilometri all'anno in città).
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Post by fabios75 on Dec 9, 2015 22:43:16 GMT 1
Bravi vedo che l'argomento interessa. Per me non è un problema ma non so se Marcus gradisca tutti questi posts sulla tecnica. Che ne dite se ne apro uno apposito?
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Post by cristiano73 on Dec 9, 2015 22:44:46 GMT 1
Dove non tocca lo sci interno? Non ho capito. A parte il Carving, non tocca mai ! Ma intendi non tocca sulla neve? Tu scii con uno sci sempre sollevato? Ps: il principiante ma a volte anche l'evoluto cade non perché appoggia lo sci interno sulla neve, ma perché ha tutto il peso ed anche il carico sullo sci interno.
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Post by fabios75 on Dec 9, 2015 23:01:48 GMT 1
Visto gli interessanti sviluppi di un mio post in cui chiedevo lumi su come effettuare una sciata in corto raggio, mi sono permesso di creare un argomento. Qui saranno ben accetti suggerimenti e valutazioni relative alla sciata in corto raggio ed all'utilizzo dell'interno sia in questo tipo di curve che in quelle più ampie.
Visto che al momento non c'è neve, forse un po' di sci da testiera sarà utile per quando l'hp ci lascerà in pace.
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