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Post by Marcus on Dec 20, 2015 17:04:41 GMT 1
in Piemonte purtroppo le stazioni sciistiche stanno raccogliendo quello che hanno seminato. Però potrebbero vendere il palazzo del ghiaccio a Torino per acquistare qualche cannone al sestriere Vero. In Piemonte spesero tantissimo per le olimpiadi del 2006 facendo miracoli economici ed avendo anche un bel ritorno in pubblicità (Chiamparino beato subito). Adesso però sono ritornati ad essere la regione morta che è quasi sempre stata. Le strutture fatte per le olimpiadi continuano a costare di manutenzione solo per ospitare qualche concerto ogni tanto e molte sono state dismesse col risultato che gli atleti di discipline minori sono costretti ad andare all'estero per allenarsi e gli impianti così come le tecnologie per l'innevamento sono oramai obsoleti. In Dolomiti è un'altra storia, sia per il fatto che il paesaggio offre molta dinamicità e versatilità anche nei mesi più caldi (oltre ai panorami che tutti conosciamo) sia per la miglior gestione del business che riescono ad organizzare i trentini e gli altoatesini, cosa che invece riesce poco ai piemontesi a causa della loro proverbiale chiusura mentale alle innovazioni ed all'afflusso turistico. A questo aggiungici che dei soldi adesso lassù non ce n'è neppure il ricordo. Io vedo negozi chiudere da un giorno all'altro e saracinesche rimanere chiuse. Ultimamente si stanno risvegliando dal punto di vista turistico...hanno scoperto che Torino è una città architettonicamente favolosa (si devono essere ricordati che fu capitale d'Italia) e stanno mettendo in piedi sempre più iniziative volte a favorire l'interesse dei visitatori (con ottimi risultati da quanto vedo). Questo per lo più grazie alle nuove generazioni decisamente meno austere delle precedenti. Non escludo che in futuro possano attuare una rimodernizzazione in grande stile dei comprensori dato che il potenziale da sfruttare è quasi infinito......denaro permettendo ovviamente. aggiungo che in alto adige ed in trentino, così per ridere, trattengono il 90% delle imposte che maturano sul loro territorio e le rispettive province possono permettersi di finanziare resort come racines, pfelders, valle aurina....dove a fronte di impianti modernissimi non ci sono certamente flussi turistici tali da ripagarli ;)
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Post by pippo on Dec 20, 2015 17:12:28 GMT 1
Caro Wester, chi lavora nei comprensori, chi gestisce gli impianti di risalita e di innevamento, gli albergatori, i maestri di sci, i commercianti delle località alpine, tutti queste categorie economiche hanno i loro esercizi aperti. Non capisco, non riesco a capire per quale motivo non si possa andare a sciare in una situazione del genere. Bel tempo, piste perfettamente innevate, adesso inizieranno anche le offerte last-minute, cosa volere di più??? Tutti gli esercizi aperti? piste perfettamente innevate? Scusami ma dove vivi? Forse dimentichi che nel Nord Italia ci sono un sacco di comprensori secondari che non vedono una perturbazione dalla fine di Ottobre e adesso chi ci lavora è a casa ad implorare il cielo per due fiocchi di neve! Non tutti hanno possibilità di innevamento artificiale come in Dolomiti! permettimi matte, stiamo parlando di attività economica, di gestione dei comprensori sciistici. Non dimentico affatto quale è la situazione di tanti comprensori, mi permetto di ricordare, senza polemica, che "faber suae quisque fortunae". Chi gli investimenti li ha fatti, è giusto che adesso ne colga i frutti.
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Post by pippo on Dec 20, 2015 17:13:30 GMT 1
Caro Pippo, se focalizzi l'attenzione sul solo panorama dolimitico posso darti ragione ma a me sinceramente sembra un po' poco. A sentirti parlare sembra che tutti i comprensori italiani abbiano piste aperte e perfettamente innevate a tutte le altitudini. Purtroppo non è così. Io raramente vado a sciare in Dolomiti, vuoi per sano campanilismo (è un reato?) vuoi perché ormai sono affezionato ai miei comprensori a "Km 0". Adesso sono in Toscana per sbrigare alcune cose ma di solito vivo in Piemonte e quindi devo buttare un occhio a dove posso andare per divertirmi, quindi faccio una lista: Abetone: ormai aperta solo la Zeno 3 ed a breve tutto chiuso salvo miracoli. Cimone: un po' meglio ma col 70% di piste chiuse i clienti preferiscono andare altrove. Corno alle Scale: 20% di piste aperte con molta fatica e parecchi sassi. Andiamo in Piemonte, Artesina: lasciamo stare Prato Nevoso: un terzo di piste aperte Argentera: tutto chiuso Limone: tutto chiuso Prali: tutto chiuso Usseglio: tutto chiuso Bardonecchia: 4 piste aperte su 46 Via Lattea: qualcosa aperto a Sestriere e Salice, il resto tutto chiuso Non credo mi stia lamentando perché non trovo metri di polvere fresca in Val di Luce ed ho gli sci nuovi da provare ;) Chi può sparare spara ma tra poco finirà l'acqua, già...proprio l'acqua, perché per bacini idrici non intendo solo quelli degli impianti ma anche quelli adibiti all'irrigazione ed approvvigionamento (basta dare un'occhiata al livello del Po in questi giorni per farsi un'idea). Se tu ami le Dolomiti ed hai tempo e denaro per fare settimane bianche dove sono riusciti ad innevare alla grande sono felice per te ma in questo periodo sto risparmiando in vista di una spesa familiare molto grande e devo mettere da parte Trentino ed Austria privilegiando il mio orticello e purtroppo nel mio orticello non vedo grandi cose, e con questa HP eterna non so quando potrò vederne. Se ti ricordi bene sono stato il primo a commentare positivamente i panorami dolomitici con distese verdi solcate dalle venature bianche delle piste ad innevamento artificiale, ma se da una parte c'è chi ha potuto mettere una pezza dall'altra c'è chi le pezze le ha sul sedere. Io vedo solo la situazione per quella che è. Pessimista? Manco per il cavolo, solo realista...e non credo di aver scritto nulla di male. in Piemonte purtroppo le stazioni sciistiche stanno raccogliendo quello che hanno seminato. Però potrebbero vendere il palazzo del ghiaccio a Torino per acquistare qualche cannone al sestriere mi hai tolto le parole di bocca
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Post by Marcus on Dec 20, 2015 17:16:16 GMT 1
Onde evitare di intasare la discussione meteo e visto che l'argomento tira....apro un topic dove possiamo sviscerare il problema.
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Post by pippo on Dec 20, 2015 17:20:03 GMT 1
Vero. In Piemonte spesero tantissimo per le olimpiadi del 2006 facendo miracoli economici ed avendo anche un bel ritorno in pubblicità (Chiamparino beato subito). Adesso però sono ritornati ad essere la regione morta che è quasi sempre stata. Le strutture fatte per le olimpiadi continuano a costare di manutenzione solo per ospitare qualche concerto ogni tanto e molte sono state dismesse col risultato che gli atleti di discipline minori sono costretti ad andare all'estero per allenarsi e gli impianti così come le tecnologie per l'innevamento sono oramai obsoleti. In Dolomiti è un'altra storia, sia per il fatto che il paesaggio offre molta dinamicità e versatilità anche nei mesi più caldi (oltre ai panorami che tutti conosciamo) sia per la miglior gestione del business che riescono ad organizzare i trentini e gli altoatesini, cosa che invece riesce poco ai piemontesi a causa della loro proverbiale chiusura mentale alle innovazioni ed all'afflusso turistico. A questo aggiungici che dei soldi adesso lassù non ce n'è neppure il ricordo. Io vedo negozi chiudere da un giorno all'altro e saracinesche rimanere chiuse. Ultimamente si stanno risvegliando dal punto di vista turistico...hanno scoperto che Torino è una città architettonicamente favolosa (si devono essere ricordati che fu capitale d'Italia) e stanno mettendo in piedi sempre più iniziative volte a favorire l'interesse dei visitatori (con ottimi risultati da quanto vedo). Questo per lo più grazie alle nuove generazioni decisamente meno austere delle precedenti. Non escludo che in futuro possano attuare una rimodernizzazione in grande stile dei comprensori dato che il potenziale da sfruttare è quasi infinito......denaro permettendo ovviamente. aggiungo che in alto adige ed in trentino, così per ridere, trattengono il 90% delle imposte che maturano sul loro territorio e le rispettive province possono permettersi di finanziare resort come racines, pfelders, valle aurina....dove a fronte di impianti modernissimi non ci sono certamente flussi turistici tali da ripagarli ;) qui sbagli (parlo dei finanziamenti), i finanziamenti a fondo perduto non sono superiori a quelli di altre regioni italiane. Quanto alla Valle Aurina, fatturano con i soli impianti di risalita, oltre 9 milioni di Euro, per cui se moltiplichi tale cifra per 5/6 volte, l'indotto generato sarà di almeno 45 milioni, parlo della stagione invernale.
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Post by Wester on Dec 20, 2015 17:53:11 GMT 1
A me sta a cuore un piccolo comprensorio del Trentino che ogni hanno riceve fondi dalla regione per tener aperto, il Lagorai. Chi c'è stato ne è rimasto incantato, 12 km di piste che si snodano su un terreno morfologicamente perfetto. Difficile descriverlo, va vissuto. Ogni anno va in perdita ed al momento di ricevere finanziamenti invece che puntare al risparmio investono di continuo. Risultato: due rifugi da fare invidia alle più rinomate strutture d'oltralpe, piste larghissime e per tutti i gusti, impianti di risalita fra i migliori in assoluto ed un servizio noleggio degno in un DS...il tutto con la consapevolezza di essere circondati da giganti di ben altro spessore. Chapeau!
ps: nota a parte merita il reparto fuoripista ma lì non è merito loro, non completamente almeno.
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Post by stemini on Dec 21, 2015 13:50:42 GMT 1
Ma per me si può parlare di neve artificiale, investimenti e tutto quanto... Ma io sabato 19 ero a in maglietta a maniche corte al Bioch a oltre 2000m!!! E ci sono arrivato a piedi come in estate!!! All'appello manca dicembre che non è mai stato così secco. Noi inoltre ci preoccupiamo della neve... Ma dell'aria che si respira nelle città nessuno dice niente? Viviamo in delle camere a gas se non arriva acqua o vento a dare una ripulita. Se le cose non cambiano alla svelta la situazione si prospetta davvero preoccupante in questo senso...
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Post by Marcus on Dec 22, 2015 18:52:18 GMT 1
L'inquinamento è comunque preoccupante. Perché quando piove, anche se ne respiri meno, ne bevi e mangi di più. Tutto il piombo va infatti nella terra dove nascono i prodotti e nelle falde acquifere che li inbaffiano ;)
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Post by pippo on Dec 24, 2015 0:09:37 GMT 1
sono curioso, ansioso di vedere cosa farà il popolo bue, non parlo degli skifosi, parlo delle persone che si lamentano dell'inquinamento da polveri sottili, della nebbia, dei bambini che non respirano, etc ,etc. Ma costoro andranno in ferie (se ci andranno) in montagna , al mare, in collina????? Da quello che ho capito, stanno iniziando i last minute. Selva Gardena www.hoteloswald.com/it/prezzi-e-offerte/offerte.html?id=893&offid=68Val di Fassa www.unionhotelscanazei.it/it/offerte/last-minute
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Post by pippo on Jan 6, 2016 19:01:35 GMT 1
con la Befana che tutte le feste si porta via, è tempo di primi bilanci. Appennino, da quello che si può capire, ha lavorato, ma nell'ultima settimana le piogge hanno fatto disastri. Sono già iniziate le polemiche per le poche piste aperte in Piemonte e Valle d'Aosta. Anche in Lombardia le piste aperte non erano tante, chi ha informazioni su chilometraggi o ha letto i primi resoconti sulla cronaca locale? Alto- Adige sugli scudi, DolomitiSuperski il Top, se ce ne fosse stato bisogno hanno di nuovo confermato di essere la realtà più efficiente ed organizzata nella produzione neve. Friuli, qualcuno può dare informazioni in merito?
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