Post by Marcus on Jan 30, 2013 19:39:33 GMT 1
Se si vuole analizzare il trend piovoso euromediterraneo non si può guardare la Qbo.E' vero che il fatto che sia negativa è d'ostacolo all'atlantico ma a ben vedere gli autunni sono stati piovosi in passato sempre e mediamente anche con qbo negativa.
Ciò significa che l'indice a noi più utile non è questo ma bensì l'indice AMO.
Non sarà un caso che nel momento in cui l'Amo dopo il 2000 ha deciso di prendere la strada decisamente positiva, gli autunni (salvo un paio di rare eccezioni) sono stati mediamente secchi. In anni in cui la Qbo gira in positivo sono stati anche caldi .
L'AMO in aumento tende a spingere nella zona equatoriale la linea ITCZ verso nord( che identifica in prima approssimazione la linea di perturbabilità equatoriale, la quale ultima è in funzione diretta con l'aumento delle termiche oceaniche atlantiche settentrionali e delle anomalie termiche registrate nel golfo di guinea). Nell'ultime settimane dopo un inizio estate all'insegna dell'AMO debolmente positivo e dell'ITCZ sottomedia)si è invertita la rotta con conseguenze materialmente visibili da tutti gli italiani (escludendo i nordisti).
Cosa accade quando l'AMo va in rialzo (ossia quando le termiche dell'oceano atlantico settentrionale si alzano)?
Accadono immedieatamente e direttamente due conseguenze:
1)Lo spostamento del blocco dinamico affricano verso l'alto!Ossia:aumenta la perturbabilità dell'area equatoriale; questa spinge verso la'lto la linea ITCZ che a sua volta spinge verso l'alto la c.d. celladi Hadley ben visibile nell'emersione della alta pressione affricana ( alias subtropicale, alias cammello, alias caldazza)che in tempi di AMo negativa se ne sta invece ben rinquattata nel sahara.
2) lo spostamento della cella di hadley verso l'alto determina quindi il più grande ostacolo agli affondi oceanici i quali non riuscendo ad entrare nel mediterraneo a causa dell'emersione cammellifera, tendono ad affondare o ad est o, soprattutto, ad ovest ( in quella zona che tanto attrae gli affondi atlantici e in cui finisce per crearsi quella che prende il nome di semipermanente iberico-marocchina).
L'autunno 2006 e 'inverno 2006/07, per quanto forse degenerato per molti altri fattori, rappresentano il nostro primo esempio di cosa accada quando l'AMO esageri.
Non voglio dire che la prossima stagione o il prossimo inverno saranno un bis 2006/07 ma voglio solo ricordare dei recenti dati per far capire come l'Amo sia il vero motore delle nostre stagioni. Generalmente un ciclo di AMo dura una 25ina di anni nella fase positiva e alterttanti nella fase negativa. Tuttavia all'interno dei cicli si susseguonofasi più acute e sconfinementi di segno opposto. Per intenderci può capitare che in un trend caldo si abbia per lassi di tempo brevi anche una parentesi di AMo negativa ( e viceversa per trend freddi si possono avere anche fasi di AMO positiva).
Negli ultimi anni, dopo il 1995 circa il trend è divenuto caldo (negli anni 90 debolmente; dopo il 2000 molto caldo)ed è immaginabile pertanto che almeno sino al 2015 il trend verrà confermato. Tuttavia ci sono state delle parentesi di AMo freddao negativa:
l'inverno del 2001 fu sotto AMo negativa;
l'estate 2002 fu Amo negativa
Picchi di AMO positiva si sono invece avuti proprio nell'estate del 2003 oltre che nell'autunno e inverno 2006/07. Fu caratterizzato da AMo negativa tutto il decennio degli anni 70.
Ciò significa che l'indice a noi più utile non è questo ma bensì l'indice AMO.
Non sarà un caso che nel momento in cui l'Amo dopo il 2000 ha deciso di prendere la strada decisamente positiva, gli autunni (salvo un paio di rare eccezioni) sono stati mediamente secchi. In anni in cui la Qbo gira in positivo sono stati anche caldi .
L'AMO in aumento tende a spingere nella zona equatoriale la linea ITCZ verso nord( che identifica in prima approssimazione la linea di perturbabilità equatoriale, la quale ultima è in funzione diretta con l'aumento delle termiche oceaniche atlantiche settentrionali e delle anomalie termiche registrate nel golfo di guinea). Nell'ultime settimane dopo un inizio estate all'insegna dell'AMO debolmente positivo e dell'ITCZ sottomedia)si è invertita la rotta con conseguenze materialmente visibili da tutti gli italiani (escludendo i nordisti).
Cosa accade quando l'AMo va in rialzo (ossia quando le termiche dell'oceano atlantico settentrionale si alzano)?
Accadono immedieatamente e direttamente due conseguenze:
1)Lo spostamento del blocco dinamico affricano verso l'alto!Ossia:aumenta la perturbabilità dell'area equatoriale; questa spinge verso la'lto la linea ITCZ che a sua volta spinge verso l'alto la c.d. celladi Hadley ben visibile nell'emersione della alta pressione affricana ( alias subtropicale, alias cammello, alias caldazza)che in tempi di AMo negativa se ne sta invece ben rinquattata nel sahara.
2) lo spostamento della cella di hadley verso l'alto determina quindi il più grande ostacolo agli affondi oceanici i quali non riuscendo ad entrare nel mediterraneo a causa dell'emersione cammellifera, tendono ad affondare o ad est o, soprattutto, ad ovest ( in quella zona che tanto attrae gli affondi atlantici e in cui finisce per crearsi quella che prende il nome di semipermanente iberico-marocchina).
L'autunno 2006 e 'inverno 2006/07, per quanto forse degenerato per molti altri fattori, rappresentano il nostro primo esempio di cosa accada quando l'AMO esageri.
Non voglio dire che la prossima stagione o il prossimo inverno saranno un bis 2006/07 ma voglio solo ricordare dei recenti dati per far capire come l'Amo sia il vero motore delle nostre stagioni. Generalmente un ciclo di AMo dura una 25ina di anni nella fase positiva e alterttanti nella fase negativa. Tuttavia all'interno dei cicli si susseguonofasi più acute e sconfinementi di segno opposto. Per intenderci può capitare che in un trend caldo si abbia per lassi di tempo brevi anche una parentesi di AMo negativa ( e viceversa per trend freddi si possono avere anche fasi di AMO positiva).
Negli ultimi anni, dopo il 1995 circa il trend è divenuto caldo (negli anni 90 debolmente; dopo il 2000 molto caldo)ed è immaginabile pertanto che almeno sino al 2015 il trend verrà confermato. Tuttavia ci sono state delle parentesi di AMo freddao negativa:
l'inverno del 2001 fu sotto AMo negativa;
l'estate 2002 fu Amo negativa
Picchi di AMO positiva si sono invece avuti proprio nell'estate del 2003 oltre che nell'autunno e inverno 2006/07. Fu caratterizzato da AMo negativa tutto il decennio degli anni 70.