non possiamo che guardare i modelli deterministici: ma intendiamoci, non rinnego la mia idea di un evento eccezionale per la seconda parte del mese, specie parte finale di gennaio. La mia preoccupazione sta solo nel fatto che tutto non si trasformi in un 2012 bis, ossia il nulla prima e dopo l'evento, che peraltro in quel caso arrivò a febbraio, unico mese buono di tutto l'inverno.
Ma per il breve non possiamo che basarci su spaghi e modelli e non vi è profeta in patria che possa sovvertirli senza cascare in errore.
Sul lungo le variabili sono molte di più, non solo quelle troposferiche ma direi anche e soprattutto stratosferiche, visto che poi il processo di dialogo tra le due macroaree atmosferiche ragiona sempre o quasi nel c.d. TST: troposfera batte, stratosfera risponde, troposfera riceve. Ecco in quest'ottica ciò che sta avvenendo in alto è sicuramente interessante
attualmente a 10 hpa, quota strategica della stratosfera, abbiamo un disturbo chiaro ad un'onda, quella pacifica.
tuttavia partirà a breve un riscaldamento molto importante sulla siberia, che andrà acutizzandosi nei giorni seguenti:
il disturbo termico determinerà un netto rallentamento del vortice stratosferico, che consentirà lo sviluppo della seconda onda altopressoria, quella atlantica
a 384 ore lo stretching stratosferico si perfeziona in un quasi split
ora qui siamo a metà mese con lo stretching, forse un giorno o due prima il TST si perfezionerà con la stratosferà che lancerà il suo impulso verso il basso.
Di conseguenza le strade che si apriranno sono due: la troposfera risponde con uno smash ed annulla il colpo della stratosfera. Può accadere se i tasselli in basso non si disporranno nei prossimi 10 giorni nel modo corretto. E in che modo dovranno disporsi? semplice: dobbiamo avere un'immagine troposferica simile a quella stratosferica, con vortice polare già approfondito specie in area canadese. Tutto il resto lo abbiamo già al posto giusto: qbo negativa e tensione all'antizonalità, anomalie termiche delle acque superficiali atlantiche molto più calde nella zona di fronte al labrador, PDO chiaramente in fase negativa e stazionarietà dell'onda pacifica. Queste cose le abbiamo già tutte! manca solo l'ultimo tassello del puzzle: un approfondimento del VP in area canadese, ciò che consentirà di realizzarsi la strada 2. Ossia che l'input stratosferico sia recepito in pieno dalla troposfera che finisce per allinearsi all'alto, consentendo la nascità di un forte blocco atlantico e lo split del vortice troposferico.
Tempistiche: per me siamo abbondantemente in terza decade. Tutto ciò che accadrà prima saranno briciole che possono solo far ricordare che siamo in inverno. E ci tengo a precisare che quasi sicuramente non accadrà quasi nulla proprio a causa dell'approfondimento del vortice polare in sede canadese. E sarà bene che sia così perchè se non sarà così ci fottiamo il resto dell'inverno, guadagnando due spiccioli nel breve