Padola, il profumo del Cadore, la carezza delle Dolomiti
Jan 24, 2023 12:20:30 GMT 1
pepo, avril, and 4 more like this
Post by Marcus on Jan 24, 2023 12:20:30 GMT 1
Se dite a 100 persone di essere stati a Padola, il 99% risponderà: "e dov'è?" l'1% invece vi dirà: "ah!" senza ovviamente sapere dove sia.
Erano anni che non riuscivo a beccare una piccola gemma nascosta e stavolta sono riuscito a beccarla. Non è la solita gemma come 10-15 anni fa poteva essere Klausberg, Racines, Merano2000, Maranza, Speikboden, Reinswald, Val d'Ultimo ecc....tutti posti che mi pregio di avervi fatto conoscere e che oggi sono mete abbastanza popolari. Padola è un diamante ancora non lavorato ma che mostra il suo valore solo a chi ha il piacere, la voglia e la perseveranza di venire a vedere. Prima di partire avevo dubbi. Una volta ritornato ho solo certezze. Posto da 11 km di piste, tutte belle e tutte abbastanza tecniche
la mappa riporta in tratteggiato il collegamento in progetto con l'area Drei Zinnen, che dai rumors mi viene dato come non solo in fase di autorizzazione definitiva ma addirittura come cantierabile nel 2024. Il piccolo demanio di Padola è una piccola perla, il futuro collegamento lo mostrerà al mondo intero grazie a quella macchina da guerra che è la società Drei Zinnen e che grazie a questo collegamento, oltre a quello con l'austriaca Sillian raggiungerà i 120-130 km di piste collegate sci a piedi. Non bellissimo per adesso il collegamento con Sesto. Una volta che Padola sarà collegata a Passo Monte croce infatti dal passo vi è un problematico skiweg che porta a Signaue/Sesto. Viceversa da Passo Monte croce a Padola lo skiweg è molto piacevole e bello. Credo che una volta terminati i due collegamenti, Drei Zinnen dovrà assolutamente lavorare per rendere migliori gli skiweg vari.
Torniamo a Padola: skiarea bellissima e tecnica. Io ho provato però solo due piste battute, la rossa centrale 50/a e la blu 50. Ho provato in neve fresca le due nere 50b e 50d. La soddisfazione è totale, il dislivello notevole, quasi 800 metri con piste carvabili e perfettamente tirate. Ho trascorso tuttavia il primo giorno quasi esclusivamente in neve fresca. Ho trovato circa 40-50 cm molto buoni, specie nella parte alta.
Il paese di Padola è il classico paesino disagiato del bellunese dove emerge chiaro come l'economia locale non sia ancora in grado di svilupparsi grazie al turismo, probabilmente ancora molto limitato nei numeri: pochissimi negozi, pochi servizi, molto incentrato sullo sci di fondo con numerosi km di tracciati. Tuttavia la piazza centrale è molto bella così come tutta l'area attorno alle piste di fondo e di sci.
Ad un quarto d'ora di auto si arriva alle piscine fantastiche del Caravan Sexten Park, in 10 minuti si arriva a passo monte croce se non ci si accontenta di sciare a Padola. IN mezz'ora si possono portare i figli a giocare a Sappada a Nevelandia ed in 15-20 minuti si possono portare a vedere i caratteristici pupazzi di neve del Croda rossa o le renne.
La domanda che molti di voi si faranno è: come si può stare una settimana in un posto con 10 km di piste? Chiaramente un paio di visite al Drei Zinnen sono obbligatorie in questo momento. Ma oramai l'occhio è oltre l'ostacolo. Tra un paio di stagioni chi verrà a Padola potrà avere la possibilità di sciare su oltre 100 km di piste. In caso contrario può prendersi l'auto e gustarsi una delle strade più belle delle dolomiti: la strada che porta a passo monte croce è veramente meravigliosa.
ed ecco il luogo del futuro link: Passo Monte Croce con il Colesei lassù in alto a sinistra a fargli da cornice
Prezzi: piuttosto popolari. Un alloggio ultra accessoriato come il Comelico Chalet in cui sono stato a 200 metri dalle piste chiede circa 170 euro a notte per due adulti e due bambini. Qui sotto la struttura del Comelico Chalet
ecco il link
www.comelico-chalet.com/it/
Proprietario altoatesino ma la signora Ivana sul posto è omnipresente per tutte le problematiche: Dio la benedica perchè mi ha salvato la vacanza!
Se sapete accontentarvi ci sono comunque molte soluzioni per budget ridotti. Una soluzione come quella da me provata in una qualsiasi altra stazione dolomitica costa come minimo sui 230-250 euro a notte. Rifugi: spendi mediamente un 30% in meno; skipass solo Padola a 48 euro, Drei Zinnen a 62 euro. Maestro sci a 42 euro all'ora ossia 15-20 euro in meno che sulle zone più rinomate dolomitiche.
Se state quindi pensando che non potete più permettervi una settimana bianca, beh qui sicuramente potrete continuare a divertirvi ovviamente sacrificando quella pletora di servizi che siete abituati ad avere in resort più famosi. C'è un centro termale ma la gestione non decollerà mai prima che il collegamento venga fatto. In alternativa come detto Caravan sexten park ad un quarto d'ora. Una cosa a Padola non manca: la bellezza! questo posto è veramente meraviglioso. Sicuramente ci ritornerò!
Uno sguardo dal basso verso l'alto
Uno sguardo dall'alto dei 2000 metri del Col d'La Tenda verso Padola e il Cadore
strane creature elfiche si divertono
Padola nel suo insieme anche se in realtà non si vede bene la partenza impianti e le piste che sono tutto a destra
Padola vista dalla seggiovia
Pista 50 blu: come si vede è molto bella e a mio avviso per tutta la parte centrale è anche una bella rossa. Il tratto finale e da farsi a palla ma dura 500-700 metri prima di confluire negli ultimi 300 metri nella rossa centrale del demanio
L'altra perla è la rossa centrale, fatta da cima a fondo è una LIBIDINE! La parte alta parte subito grintosa
Dopo una fase centrale scorrevolissima si entra nella parte finale della pista: lame degli sci e carving puro!
Curvone finale prima di entrare in paradiso!
Le giornate di sole non sono abbondate ed i primi giorni ho stanziato fuori dalle piste: la parte alta è un parco giochi
La conclusione del report va ai Comelicani che chissà che non leggano questo reportage: avete tra le mani un tesoro incredibile. Diceva Kennedy: non aspettare che lo Stato faccia qualcosa per te; fai tu qualcosa per lo Stato. Parafrasando questo pensiero: non aspettate che lo Stato vi approvi questo collegamento. Non è da lì che deve partire o gravare tutto lo sviluppo dell'area. Ma parte da voi prima di tutto. Trovo personalmente incredibile che non troviate il modo per pubblicizzare questo tesoro. Che va solo conosciuto. Molti non hanno bisogno di centinaia di km di piste: è a quel turismo, molto slow, se vogliamo a carattere familiare, che dovete indirizzarvi. Chi è nella mia situazione sceglierà sempre e solo posti come il vostro se solo glielo fate conoscere. Guardate a quel target di famiglie, aggiungendo qualche servizio come dei gonfiabili per bambini che dopo tutto richiede poco investimento. E guardate soprattutto ai vostri cugini sudtirolesi: partite da una bella campagna pubblicitaria! non siamo nel 1960!! e per dirla tutta vi sarà sufficiente un bel video di promozione e soprattutto un bel sito istituzionale dove si trovino tutte le informazioni. Avete l'oro tra le mani, non trattatelo come fosse legno. La bellezza è dalla vostra parte.
Erano anni che non riuscivo a beccare una piccola gemma nascosta e stavolta sono riuscito a beccarla. Non è la solita gemma come 10-15 anni fa poteva essere Klausberg, Racines, Merano2000, Maranza, Speikboden, Reinswald, Val d'Ultimo ecc....tutti posti che mi pregio di avervi fatto conoscere e che oggi sono mete abbastanza popolari. Padola è un diamante ancora non lavorato ma che mostra il suo valore solo a chi ha il piacere, la voglia e la perseveranza di venire a vedere. Prima di partire avevo dubbi. Una volta ritornato ho solo certezze. Posto da 11 km di piste, tutte belle e tutte abbastanza tecniche
la mappa riporta in tratteggiato il collegamento in progetto con l'area Drei Zinnen, che dai rumors mi viene dato come non solo in fase di autorizzazione definitiva ma addirittura come cantierabile nel 2024. Il piccolo demanio di Padola è una piccola perla, il futuro collegamento lo mostrerà al mondo intero grazie a quella macchina da guerra che è la società Drei Zinnen e che grazie a questo collegamento, oltre a quello con l'austriaca Sillian raggiungerà i 120-130 km di piste collegate sci a piedi. Non bellissimo per adesso il collegamento con Sesto. Una volta che Padola sarà collegata a Passo Monte croce infatti dal passo vi è un problematico skiweg che porta a Signaue/Sesto. Viceversa da Passo Monte croce a Padola lo skiweg è molto piacevole e bello. Credo che una volta terminati i due collegamenti, Drei Zinnen dovrà assolutamente lavorare per rendere migliori gli skiweg vari.
Torniamo a Padola: skiarea bellissima e tecnica. Io ho provato però solo due piste battute, la rossa centrale 50/a e la blu 50. Ho provato in neve fresca le due nere 50b e 50d. La soddisfazione è totale, il dislivello notevole, quasi 800 metri con piste carvabili e perfettamente tirate. Ho trascorso tuttavia il primo giorno quasi esclusivamente in neve fresca. Ho trovato circa 40-50 cm molto buoni, specie nella parte alta.
Il paese di Padola è il classico paesino disagiato del bellunese dove emerge chiaro come l'economia locale non sia ancora in grado di svilupparsi grazie al turismo, probabilmente ancora molto limitato nei numeri: pochissimi negozi, pochi servizi, molto incentrato sullo sci di fondo con numerosi km di tracciati. Tuttavia la piazza centrale è molto bella così come tutta l'area attorno alle piste di fondo e di sci.
Ad un quarto d'ora di auto si arriva alle piscine fantastiche del Caravan Sexten Park, in 10 minuti si arriva a passo monte croce se non ci si accontenta di sciare a Padola. IN mezz'ora si possono portare i figli a giocare a Sappada a Nevelandia ed in 15-20 minuti si possono portare a vedere i caratteristici pupazzi di neve del Croda rossa o le renne.
La domanda che molti di voi si faranno è: come si può stare una settimana in un posto con 10 km di piste? Chiaramente un paio di visite al Drei Zinnen sono obbligatorie in questo momento. Ma oramai l'occhio è oltre l'ostacolo. Tra un paio di stagioni chi verrà a Padola potrà avere la possibilità di sciare su oltre 100 km di piste. In caso contrario può prendersi l'auto e gustarsi una delle strade più belle delle dolomiti: la strada che porta a passo monte croce è veramente meravigliosa.
ed ecco il luogo del futuro link: Passo Monte Croce con il Colesei lassù in alto a sinistra a fargli da cornice
Prezzi: piuttosto popolari. Un alloggio ultra accessoriato come il Comelico Chalet in cui sono stato a 200 metri dalle piste chiede circa 170 euro a notte per due adulti e due bambini. Qui sotto la struttura del Comelico Chalet
ecco il link
www.comelico-chalet.com/it/
Proprietario altoatesino ma la signora Ivana sul posto è omnipresente per tutte le problematiche: Dio la benedica perchè mi ha salvato la vacanza!
Se sapete accontentarvi ci sono comunque molte soluzioni per budget ridotti. Una soluzione come quella da me provata in una qualsiasi altra stazione dolomitica costa come minimo sui 230-250 euro a notte. Rifugi: spendi mediamente un 30% in meno; skipass solo Padola a 48 euro, Drei Zinnen a 62 euro. Maestro sci a 42 euro all'ora ossia 15-20 euro in meno che sulle zone più rinomate dolomitiche.
Se state quindi pensando che non potete più permettervi una settimana bianca, beh qui sicuramente potrete continuare a divertirvi ovviamente sacrificando quella pletora di servizi che siete abituati ad avere in resort più famosi. C'è un centro termale ma la gestione non decollerà mai prima che il collegamento venga fatto. In alternativa come detto Caravan sexten park ad un quarto d'ora. Una cosa a Padola non manca: la bellezza! questo posto è veramente meraviglioso. Sicuramente ci ritornerò!
Uno sguardo dal basso verso l'alto
Uno sguardo dall'alto dei 2000 metri del Col d'La Tenda verso Padola e il Cadore
strane creature elfiche si divertono
Padola nel suo insieme anche se in realtà non si vede bene la partenza impianti e le piste che sono tutto a destra
Padola vista dalla seggiovia
Pista 50 blu: come si vede è molto bella e a mio avviso per tutta la parte centrale è anche una bella rossa. Il tratto finale e da farsi a palla ma dura 500-700 metri prima di confluire negli ultimi 300 metri nella rossa centrale del demanio
L'altra perla è la rossa centrale, fatta da cima a fondo è una LIBIDINE! La parte alta parte subito grintosa
Dopo una fase centrale scorrevolissima si entra nella parte finale della pista: lame degli sci e carving puro!
Curvone finale prima di entrare in paradiso!
Le giornate di sole non sono abbondate ed i primi giorni ho stanziato fuori dalle piste: la parte alta è un parco giochi
La conclusione del report va ai Comelicani che chissà che non leggano questo reportage: avete tra le mani un tesoro incredibile. Diceva Kennedy: non aspettare che lo Stato faccia qualcosa per te; fai tu qualcosa per lo Stato. Parafrasando questo pensiero: non aspettate che lo Stato vi approvi questo collegamento. Non è da lì che deve partire o gravare tutto lo sviluppo dell'area. Ma parte da voi prima di tutto. Trovo personalmente incredibile che non troviate il modo per pubblicizzare questo tesoro. Che va solo conosciuto. Molti non hanno bisogno di centinaia di km di piste: è a quel turismo, molto slow, se vogliamo a carattere familiare, che dovete indirizzarvi. Chi è nella mia situazione sceglierà sempre e solo posti come il vostro se solo glielo fate conoscere. Guardate a quel target di famiglie, aggiungendo qualche servizio come dei gonfiabili per bambini che dopo tutto richiede poco investimento. E guardate soprattutto ai vostri cugini sudtirolesi: partite da una bella campagna pubblicitaria! non siamo nel 1960!! e per dirla tutta vi sarà sufficiente un bel video di promozione e soprattutto un bel sito istituzionale dove si trovino tutte le informazioni. Avete l'oro tra le mani, non trattatelo come fosse legno. La bellezza è dalla vostra parte.